Firenze, 15 giugno 2024 – "Cecilia Del Re conferma che in consiglio comunale il suo partito darà battaglia. E sul secondo turno precisa: «Lasceremo libertà di coscienza anche se è un'occasione persa»"
«Cecilia Del Re, il professor Tomaso Montanari, nell'intervista rilasciata a La Nazione, le chiede di non far alcun accordo col centrosinistra ma anzi di fare un'opposizione intransigente e positiva. Che ne pensa?»
«Il PD ha chiuso di nuovo al dialogo nei nostri confronti, mettendo subito in chiaro che si sarebbero rivolti direttamente ai nostri elettori. Noi invece ci siamo resi disponibili ad un dialogo sui temi: siamo nati per portare proposte e idee, chiedendo un cambio di rotta che non abbiamo pero visto nel Pd, neppure nei metodi. Come già detto, staremo all'opposizione, ma saremo costruttivi portando avanti la nostra visione di città e siamo a disposizione se ce bisogno di noi per Firenze. Con il nostro metodo: dialogo e partecipazione».
«Il governatore Giani ha chiesto alla sua vice un endorsement per Sara Funaro. E ieri Saccardi attarverso un nota ha comunicato ai suoi elettori che voterà la coalizione di centrosinistra. Si è trattato di una forzatura?»
«IV ha corso contro la coalizione del PD, governando però in alleanza col PD in Comune e in Regione. Questo ha indebolito Saccardi. Noi eravamo usciti dalla maggioranza in dissenso su alcune scelte dell'amministrazione uscente, che chiedevamo di rivedere perché non più sostenibili per città più progressista e accessibile, che metta al centro i cittadini e un modello di sviluppo non ancorato al turismo. La richiesta di Giani, quindi, ci pare una conseguenza di alleanze ancora vigenti che non sono mai state messe in discussione nonostante gli attacchi reciproci tra i 2 partiti».
«Sara Funaro ha detto che farà sue alcune idee di Firenze Democratica. È soddisfatta?»
«Nel dare la nostra disponibilità al dialogo, abbiamo indicato le priorita su cui aprire un nuovo corso: da una fiscalità progressiva allo stop alla vendita di beni pubblici, da un piano casa pubblica al rafforzamento del ruolo dei quartieri e al piano del verde per affrontare la crisi climatica. Ci siamo per un confronto su questi temi. E siamo lieti che proposte, come quella sul parco tecnologico all'Osmannoro, siano state apprezzate da altri: abbiamo fatto una campagna sui temi per Firenze. Siamo rimasti invece fuori da attacchi incrociati su politiche falliche, anche perché allontanano e basta i cittadini dalla cosa pubblica. L'astensionismo è cresciuto a Firenze del 5%, e in Toscana il PD ha perso 100mila voti in 5 anni. Avvierei una riflessione sull'indirizzo politico e aprirei al dialogo con tutta la sinistra piuttosto che continuare con prove di forza e festeggiamenti per qualche punto in più rispetto ai sondaggi».
«Infine, lei al ballottaggio cosa farà? Darà indicazioni ai suoi?»
«La nostra storia non appartiene ai valori del centrodestra e non appoggeremo Schmidt. Se non ci sarà nessuna apertura al confronto sui temi sui quali abbiamo ricevuto da soli la fiducia di quasi 12.000 cittadini, vuol dire che la coalizione del PD ritiene non necessario un nostro intervento e lasceremo libertà di coscienza. A noi pare un'occasione persa per dimostrare che un nuovo corso davvero di sinistra inizia, anche nei metodi.
Di Antonio Passanese, La Nazione Firenze
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